giu 10, 2025 Outlook del Mercato

Prospettive ottimistiche per l’azionario, nonostante una serie di fattori di rischio

Outlook del mercato | Mercato e macro

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I mercati statunitensi scambiano a livelli leggermente più alti rispetto all'inizio del 2025, mentre i mercati europei, e in particolare quelli tedeschi, a un livello significativamente più alto. La durata del crollo del mercato azionario dopo i primi annunci sui dazi del Presidente americano Trump non è risultata molto più lunga di quella delle sue dichiarazioni sui livelli delle tariffe. Come è possibile? Molti investitori potrebbero chiedersi. Dopo tutto, il tema dei dazi è ancora attuale. Una possibile spiegazione: il Presidente degli Stati Uniti ha spesso fatto un passo indietro, almeno in parte, quando le reazioni del mercato si sono rivelate troppo negative. "I rischi per l'economia globale continuano ad essere elevati. Ma per quanto riguarda le valutazioni, i mercati si stanno concentrando soprattutto sull'andamento degli utili societari", afferma Vincenzo Vedda, Chief Investment Officer di DWS. E questi non sembrano così negativi. “A livello globale, prevediamo un'ulteriore crescita degli utili per l'anno in corso e per quello a venire", prosegue Vedda. 
L'indice azionario statunitense S&P 500 beneficia, in misura superiore alla media, del clamore suscitato dall'Intelligenza Artificiale e della crescita in generale nel campo dei vari temi digitali. Inoltre, Vedda afferma che le aziende hanno incrementato in modo significativo le capacità di adattarsi alle mutevoli condizioni del contesto di mercato. “Anche se le nostre previsioni sui titoli azionari sono piuttosto ottimistiche per i prossimi dodici mesi, gli investitori sono invitati a seguire da vicino l'andamento dei rendimenti sul mercato obbligazionario”, suggerisce Vedda. Questi saranno segnali di rischio molto importanti nei dodici mesi a venire. “Se il deficit statunitense costantemente elevato e il forte aumento dei rendimenti delle obbligazioni sovrane giapponesi spingessero i rendimenti dei Treasury statunitensi a 30 anni verso il 5%, dovremmo rivedere le nostre previsioni di rendimento”, spiega Vedda. Tuttavia, questo non è il nostro scenario di base. "Ci attendiamo che i rendimenti rimangano volatili, ma che tra dodici mesi si stabilizzino intorno al livello attuale. Ciò rende le obbligazioni un investimento interessante. In questi tempi di incertezza è obbligatorio diversificare ampiamente il portafoglio tra diverse classi di attività."

Vicenzo Vedda

Temi che guidano i mercati dei capitali


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Economia: prevista una crescita modesta per gli Stati Uniti e l'Europa

  • La riluttanza a investire, in un contesto di conflitti tariffari e di consumi in calo, rappresenta un freno alla crescita degli Stati Uniti. Prevediamo che l'economia statunitense crescerà appena di 1,2% nel 2025 (2024: 2,8%).
  • Per l'Europa prevediamo una crescita economica dell'1,1% nel 2025, leggermente inferiore a quella degli Stati Uniti. Tuttavia, anche questo dato equivarrebbe ad un'accelerazione, dato che nel 2024 la crescita era solo dello 0,8%.
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Inflazione: i tassi di inflazione negli Stati Uniti sono significativamente più alti che in Europa

  • I dazi dovrebbero iniziare ad avere un impatto negativo sull'inflazione dall'inizio della seconda metà del 2025, tanto che i tassi di inflazione potrebbero raggiungere un picco del 4% nel terzo trimestre.
  • I rischi di inflazione in Europa sono nettamente inferiori. A maggio il costo della vita è aumentato solo dell'1,9% (aprile: 2,2%). Si tratta dell'aumento più basso da settembre del 2024. Tuttavia, in Germania l'inflazione è rimasta ostinatamente al 2,1%.
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Banche centrali: la banca centrale statunitense rimane cauta di fronte ai rischi di inflazione

  • Prevediamo che la Federal Reserve continuerà ad agire con cautela di fronte ai rischi di inflazione e non taglierà i tassi prima dell'autunno. Prevediamo altri quattro tagli dei tassi entro la metà del 2026.
  • All'inizio di giugno, la Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato per l'ottava volta consecutiva i tassi di riferimento, portandoli al 2,0%. Poiché l'inflazione nell'Eurozona è stata contenuta, il margine per ulteriori tagli dei tassi dovrebbe ridursi.


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Rischi: accelerazione dell'escalation geopolitica o forte aumento dei tassiRischi: accelerazione dell'escalation geopolitica o forte aumento dei tassi

  • Un'ulteriore escalation geopolitica rimane uno dei rischi principali, con conseguenze difficili da prevedere.
  • La situazione sui mercati dei capitali potrebbe certamente complicarsi se i tassi d'interesse dovessero aumentare in modo significativo. I fattori scatenanti potrebbero essere una nuova accelerazione dell'inflazione ma anche un'escalation delle crisi politiche.

Le previsioni si basano su ipotesi, stime, opinioni e modelli ipotetici o analisi che potrebbero rivelarsi errati.
Fonte: DWS Investment GmbH, aggiornato al 10 Giugno 2025

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