Titoli growth vs titoli value: negli ultimi 18 anni la lotta è stata impari. Ad eccezione del 2022, i titoli growth sono sempre stati in testa, in modo generalmente netto. Attualmente, sembra esserci un risvolto positivo per gli investitori in titoli growth, ovvero società con rapporti prezzo/valore contabile generalmente bassi, rendimenti da dividendi interessanti e basso rapporto prezzo/utili. "Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una relativa ripresa dei titoli value, soprattutto perché i grandi titoli tecnologici non sono riusciti a mantenere il loro slancio", spiega il gestore di portafoglio Jarrid Klug. Le ragioni: recenti dati economici superiori alle aspettative e la conseguente minore probabilità di recessione.
Tuttavia Klug non prevede che l’egemonia dei titoli growth appartenga ormai al passato. "Fino ad ora la performance di quest'anno del mercato azionario globale è stata nuovamente dominata da aziende legate ad una forte posizione nel megatrend dell'intelligenza artificiale", afferma Klug. Ma un’economia statunitense permanentemente forte potrebbe contribuire a una migliore performance dei titoli value, soprattutto perché lo sconto di valutazione dei titoli value rispetto al mercato continua a essere molto elevato. "Inoltre, le notevoli differenze di valutazione sul mercato tendono a costituire un contesto favorevole per lo stock-picking di titoli value, vale a dire per la selezione oculata dei singoli titoli più interessanti", continua Klug.
Recentemente, sono pervenute notizie più positive dai classici settori value come quello finanziario, sanitario, industriale ed energetico. Se i tassi dovessero essere tagliati meno di quanto attualmente previsto, ciò potrebbe avere un effetto positivo sulla situazione degli utili delle banche europee, che inoltre registrano valutazioni molto basse. Anche nel settore automobilistico, spesso considerato in modo critico, i profitti non sembrano essere crollati così drasticamente come suggerito dalle basse valutazioni. Nel settore chimico, gravemente colpito, si registrano i primi segnali di miglioramento dei nuovi ordini, mentre nell'edilizia statunitense le attività stanno accelerando, in un contesto di tassi di interesse ancora elevati. Per quanto riguarda le regioni, Klug preferisce i titoli value europei rispetto ai loro omologhi statunitensi, poiché questi ultimi continuano a essere mediamente piuttosto costosi. Tuttavia, le aziende europee devono riuscire a incrementare la crescita degli utili per attirare maggiore attenzione da parte degli investitori.
Azionario statunitense
Potenziale di prezzo limitato
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Azionario tedesco
L'accelerazione prevista dell'economia globale dovrebbe sostenere i prezzi
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Azionario Eurozona
Potenziale di recupero rispetto alle azioni statunitensi
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Mercati Emergenti
Speranze di ripresa in Cina
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Le previsioni si basano su ipotesi, stime, opinioni e modelli ipotetici o analisi che potrebbero rivelarsi errati. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: DWS Investment GmbH, aggiornato al 09 Aprile 2024
LegendaVisione strategica fino a dicembre 2024 Gli indicatori segnalano se DWS si aspetta variazioni al rialzo, trasversali o al ribasso della classe d'investimento in questione. Indicano i potenziali utili attesi per gli investitori, sia a breve termine sia a lungo termine. Fonte: : DWS Investment GmbH; CIO Office, al 09 Aprile 2024 |
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