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La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, lo scenario di minaccia generalmente molto più grave per l'Europa e un'amministrazione statunitense che mette sempre più in discussione il suo sostegno militare: tutti questi fattori hanno portato il tema della difesa al centro dell'attenzione anche dei mercati finanziari. I prezzi delle azioni europee nel settore della difesa sono saliti alle stelle. “Dodici mesi fa era possibile acquistare qualsiasi titolo legato alla difesa e battere il mercato”, afferma il Gestore di portafoglio Madeleine Ronner. Questa fase sta ora volgendo al termine. Sebbene le prospettive rimangano generalmente positive, la selezione ha acquisito nel frattempo un'importanza decisamente maggiore. È ora fondamentale effettuare una valutazione chiara per individuare le società che potrebbero avere le opportunità di crescita più interessanti e quando tale crescita avrà inizio. Ad esempio, le aziende con cicli più lunghi potrebbero non beneficiare in modo tangibile degli investimenti prima del 2027. A breve termine, potrebbe esserci spazio per delusioni, anche se le prospettive a lungo termine rimangono intatte. Oltre ai tradizionali «champions» con elevata capitalizzazione di mercato, Ronner vede sempre più opportunità per le piccole aziende. Una gestione di portafoglio attiva potrebbe trarne vantaggio e distinguersi dal mercato. Un altro argomento a favore della gestione attiva è il ridotto universo di investimento, in particolare se ci si concentra sull'Europa. Il numero di società idonee agli investimenti, compreso tra 25 e 30, è piuttosto limitato. Ciò comporta un'elevata concentrazione per molti fondi indicizzati e, di conseguenza, rischi significativi per i singoli titoli. È diventato indispensabile selezionare attentamente i titoli, anche a causa delle valutazioni ormai elevate.
L'indice corrispondente, l'MSCI European Aerospace & Defense Index, è attualmente scambiato a un rapporto prezzo/utile pari a 27, riferito agli utili previsti per il 2026. Si tratta di un valore notevolmente superiore alla media di 18 registrata nell'ultimo decennio. Tuttavia, occorre tenere conto di diversi fattori: l'iniziativa della NATO di potenziare gli armamenti e le truppe entro il 2035 dovrebbe stimolare in modo sostanziale la crescita a partire dal 2026. Ciò è già stato in parte scontato dai mercati. La conclusione di Ronner: “A prima vista, i titoli azionari sembrano piuttosto costosi. Tuttavia, alla luce delle attuali prospettive di crescita, non dovrebbero avere problemi a raggiungere tali valutazioni”. La selezione di specifici titoli azionari può offrire ancora interessanti opportunità.
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Le previsioni si basano su ipotesi, stime, opinioni e modelli o analisi ipotetici che potrebbero rivelarsi errati. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: DWS Investment GmbH, al 5 settembre 2025
LegendaVisione strategica fino a settembre 2026 Gli indicatori segnalano se DWS si aspetta variazioni al rialzo, trasversali o al ribasso della classe d'investimento in questione. Indicano i potenziali utili attesi per gli investitori, sia a breve termine sia a lungo termine. Fonte: : DWS Investment GmbH; CIO Office, al 05 settembre 2025 |
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