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Per la terza volta consecutiva, nel 2024 le piccole e medie imprese europee hanno sottoperformato il mercato complessivo. Tuttavia, c'è un aspetto positivo: la sottoperformance relativa è stata solo del 3,6%, rispetto al 14% del 2022. “Ci sono sempre più segnali di un'inversione di tendenza, con gli operatori di mercato che diventano più ottimisti”, afferma Philipp Schweneke, co-head European Equities. Questo miglioramento dell’outlook è dovuto essenzialmente a tre fattori. In primo luogo, il contesto dei tassi d'interesse continua a essere positivo. "Prevediamo che i tassi di interesse nell'Eurozona scenderanno al 2% nel corso di quest'anno. Ciò dovrebbe avere un impatto positivo sulle piccole e medie imprese sensibili ai tassi", sostiene Schweneke. Ci si attende che le aziende siano più disposte a investire in un simile contesto. I primi segnali sono emersi già nel terzo trimestre del 2024, quando il volume dei prestiti ha iniziato a crescere nell'Eurozona. In secondo luogo, ci sono segnali almeno leggermente positivi per quanto riguarda la crescita economica. Gli indicatori «anticipatori» si stanno stabilizzando, anche se a un livello basso. Se i dati economici dell'Eurozona continueranno a migliorare, ci sono buone probabilità che le piccole e medie imprese ne traggano un beneficio superiore alla media. La strategia d'investimento di Schweneke si concentra quindi sui settori ciclici, più precisamente sui titoli dell'industria e dei consumi. Anche le società che beneficiano di tendenze strutturali come l'elettrificazione o le aziende del settore dell'e-commerce sono interessanti. In terzo luogo, la crescita degli utili prevista per il 2025, che potrebbe essere quasi doppia rispetto a quella delle blue chip, e le valutazioni ancora storicamente basse sostengono le piccole e medie imprese. L'intero mercato globale, e in particolare il mercato azionario statunitense, si trova di fronte a condizioni non altrettanto favorevoli nel 2025. Finché gli utili continueranno a crescere, ciò potrebbe giustificare valutazioni elevate. Tuttavia, i premi per il rischio azionario, così bassi come alla fine degli anni '90, mettono in guardia gli investitori. I mercati sono tuttavia minacciati soprattutto da un forte aumento dei rendimenti obbligazionari. Ciò potrebbe esercitare una pressione sui prezzi delle blue chip e delle società a media e piccola capitalizzazione.
Piccole e medie imprese: secondo vincitore ancora nel 2024
Total Return delle piccole e medie imprese USA ed europee e delle grandi imprese nel 2024
Fonte: DWS Investment GmbH, dati a fine dicembre 2024
Azionario statunitense
Impulso a breve termine dalle elezioni americane
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Azionario tedesco
In attesa di notizie positive del settore industriale
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Azionario Eurozona
Le small-mid cap potrebbero superare il periodo di stagnazione
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Azionario Giappone
L'economia indiana si avvia ad entrare nella Top 3 mondiale
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Le previsioni si basano su ipotesi, stime, opinioni e modelli ipotetici o analisi che potrebbero rivelarsi errati. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fonte: DWS Investment GmbH, aggiornato al 05 Dicembre 2025
LegendaVisione strategica fino a Settembre 2025 Gli indicatori segnalano se DWS si aspetta variazioni al rialzo, trasversali o al ribasso della classe d'investimento in questione. Indicano i potenziali utili attesi per gli investitori, sia a breve termine sia a lungo termine. Fonte: : DWS Investment GmbH; CIO Office, al 07 Ottobre 2024 |
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