gen 30, 2020 Sostenibilità

I vantaggi di una buona governance

Qual è il vero ruolo della “G” nell’#ESG? Scopri come una buona corporate governance incide sugli #investimentisostenibili.

Tempo di lettura: 4 minuti

Le società ben gestite tendono inoltre ad avere meno problemi sociali e ambientali.

Sempre più investitori vogliono investire in maniera sostenibile e di recente gli investimenti “verdi”, ideati per proteggere l’ambiente, hanno conquistato la scena. Ma c’è dell’altro. I professionisti della finanza stanno infatti dedicando maggiore attenzione al terzo criterio di sostenibilità, quello relativo al governo societario, che insieme ai criteri sociali e ambientali costituisce l’acronimo ESG. Come mai? E quale ruolo svolge la “G”?

L’analisi delle questioni di governance aiuta a minimizzare i rischi

La governance è il quadro giuridico e pratico applicato alla gestione e supervisione di una società per assicurare che tutti i rapporti e contratti con i singoli stakeholder siano gestiti nel miglior modo possibile. Le prassi di governance si basano sulle linee guida delle singole aziende, ma anche su principi obbligatori e vincolanti come il Corporate Governance Code tedesco, il cui obiettivo è consentire agli investitori di confrontare il funzionamento degli organi di gestione di diverse società. A questo scopo, il Codice definisce una serie di standard per i manager e per i consigli di supervisione

L’indice di qualità della governance batte i benchmark generali

Fin qui, tutto bene. Ma che cosa significa questo per il potenziale di rendimento della “G”? Alcuni spunti interessanti arrivano da un meta-studio, condotto da DWS in collaborazione con l’Università di Amburgo, che ha analizzato oltre 2.000 studi sulla performance dell’ESG. Lo studio ha dimostrato che una buona corporate governance sembra essere particolarmente efficace nello stimolare le dinamiche degli investimenti ESG. Circa il 60 percento degli studi analizzati indica che una buona prassi ESG ha una chiara influenza positiva sui rendimenti finanziari. La governance ha inoltre un’influenza pari al 62% circa sullo sviluppo aziendale di una società, mentre la quota relativa alle questioni ambientali incide per il 59% e la componente sociale per il 55%. [1]

Uno sguardo all’MSCI World Governance Quality Index conferma questo scenario. Lanciato a novembre 2009, l’indice rappresenta un sottoinsieme dell’MSCI World [2] e comprende solo i titoli che hanno riportato una performance particolarmente positiva sia in termini finanziari, sia sotto il profilo della qualità della governance.

Un confronto tra i rendimenti passati indica chiaramente che l’MSCI World Governance Quality Index ha battuto il benchmark di riferimento: mentre l’indice relativo alla qualità della governance ha realizzato una performance annualizzata pari al 12,15%, l’indice generale MSCI World ha raggiunto solo il 9,72%.[3]]

Performance a lungo termine

 

11/14- 11/15

11/15- 11/16

11/16- 11/17

11/17- 11/18

11/18- 11/19

MSCI World - Rendimento totale in USD

-0.2 %

3,8%

24,3%

0,7%

15,2%

MSCI World Governance-Quality - Rendimento totale in USD

1,4%

3,2%

27,4%

4,6%

21,8%

Fonte: Bloomberg L.P., DWS International GmbH, dati al 30.11.2019

Le questioni ESG sempre più discusse alle assemblee degli azionisti

“In questa prospettiva, non sorprende che molti investitori istituzionali abbiamo preso una posizione sulle questioni di governance alle assemblee degli azionisti di quest’anno”, afferma Huber.

In linea generale, per gli asset manager non è più sufficiente affrontare le questioni ESG solo nell’ambito del processo di investimento. "Nel nostro ruolo, vogliamo rendere più sostenibili le società in cui investiamo”, aggiunge Huber. “Ecco perché, alle assemblee degli azionisti, colleghiamo sempre più spesso le questioni ESG alle decisioni di voto”.

Negli Stati Uniti è in continuo aumento il numero di risoluzioni proposte dagli azionisti su questioni di sostenibilità, e in alcuni casi si va anche oltre i requisiti di trasparenza. “Si tratta di una leva molto utile per promuovere gli interessi degli investitori”, sostiene Huber. L’esperto di DWS considera importante anche il voto sulla remunerazione dei membri del consiglio di amministrazione: “In questo ambito ci aspettiamo che il pacchetto di incentivi per i bonus a medio e lungo termine includa anche criteri di sostenibilità con specifici indicatori chiave di performance”.

Un altro meccanismo è rappresentato dal voto per approvare l’operato del consiglio di amministrazione e del consiglio di supervisione e per rieleggere tali organi. “Queste decisioni non dovrebbero basarsi unicamente sui rendimenti passati”, aggiunge Huber. Sarebbe infatti opportuno riconoscere un ruolo anche ai progetti relativi ad attività commerciali sostenibili previste per il futuro e alla loro graduale attuazione.

Non dobbiamo affrontare le tematiche ESG solo nell’ambito del processo di investimento, bensì anche alle assemblee degli azionisti.

1. DWS e Università di Amburgo 2015: ESG & Corporate Financial Performance: Mapping the global landscape. p. 8. https://institutional.dws.com/content/_media/K15090_Academic_Insights_UK_EMEA_RZ_Online_151201_Final_(2).pdf

2. Indice azionario globale che rispecchia la performance di oltre 1.600 società di 23 Paesi

3. https://www.msci.com/documents/10199/4eed2f51-d62e-4d70-8bf4-c20e22f9923c

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