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- Lo stimolo economico cinese probabilmente non favorirà le esportazioni tedesche
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Nelle ultime settimane, l’azionario cinese ha registrato un’impennata spettacolare, ma dubbi sono riemersi in un contesto di dibattito continuo sull’attrattività di questo mercato. Ci focalizzeremo su un fattore cruciale per gli investitori internazionali: in che misura le recenti misure di stimolo avranno effetti oltre i confini della Cina. Un buon punto di partenza per affrontare questa questione è l'analisi delle esportazioni tedesche verso la Cina. Come mostra il nostro Grafico della Settimana, in passato queste erano strettamente legate alla crescita economica cinese. Negli ultimi cinque anni, però, questo legame si è progressivamente allentato. La vera domanda ora è se il vasto programma di stimolo recentemente avviato dalla Cina sarà in grado di rilanciare l’economia cinese a tal punto da invertire le attuali tendenze delle esportazioni dell’Unione Europea (UE) verso la Cina. Sfortunatamente, a nostro avviso, la risposta breve è no, e per due motivi principali.
In primo luogo, il deterioramento della relazione mostrata nel grafico è il risultato di diverse tendenze strutturali. La domanda di importazioni della Cina è cambiata poiché il Paese ha scalato progressivamente le catene globali del valore, non solo nel settore dei beni capitali, ma anche in quello dell'informatica e dei servizi correlati. Invece di importare beni capitali dalla Germania, i produttori cinesi sono diventati persino concorrenti. In passato, i produttori automobilistici tedeschi, statunitensi e di altri Paesi approfittavano dei bassi costi di produzione e dei materiali a buon mercato per vendere costose auto a carburante sia sul mercato cinese sia per esportazione. Oggi, invece, i bassi costi di produzione cinesi stanno permettendo ai produttori locali di superare i rivali stranieri nel settore delle auto elettriche dotate di software avanzati.
Il secondo motivo per cui questo legame si è indebolito è che la Cina non solo importa meno, ma importa anche beni diversi, riflettendo la rapida crescita dell'importanza dei settori dei servizi e della nuova economia.
Anche se lo stimolo cinese dovesse incrementare la crescita, l’impatto positivo sulle esportazioni tedesche sarà probabilmente limitato
Quindi, il recente programma di stimolo cinese avrà un impatto sufficiente sulla crescita (e di conseguenza sulla domanda di importazioni) da favorire gli esportatori dell'UE, anche se in misura minore rispetto al passato? Purtroppo, probabilmente no. La parte più ambiziosa del piano governativo è rivolta alla risoluzione del debito delle amministrazioni locali e al miglioramento della loro situazione fiscale. Si prevede che 6 trilioni di RMB saranno spesi nei prossimi anni per trasformare il debito nascosto delle amministrazioni locali in debito pubblico trasparente e fornire loro più fondi per acquistare gli eccessi di stock immobiliare. Questo intervento è necessario per riportare il settore a una (modesta) crescita.
"Queste misure dovrebbero avere effetti positivi duraturi," afferma Elke Speidel-Walz, Capo Economista dei Mercati Emergenti di DWS, "ma ci vorrà del tempo per vederli."
Sono state annunciate anche altre misure a sostegno dei redditi bassi e medi delle famiglie cinesi, attraverso un aumento del reddito disponibile e il miglioramento del sistema di sicurezza sociale. Tuttavia, questo è ben lontano dalle aspettative dei mercati, che speravano in un forte impulso ai consumi, ad esempio tramite assegni diretti ai consumatori.
In conclusione, gli esportatori dell'UE probabilmente trarranno solo benefici limitati dal programma di spesa cinese, e il disaccoppiamento tra la crescita della Cina e le esportazioni dell'UE, menzionato in precedenza, non sembra destinato a scomparire presto.