gen 23, 2020 Azionari

Il futuro dell'automobile non è il futuro dell'industria automobilistica

l'editoriale mensile di Klaus Kaldemorgen (www.handelsblatt.com)

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Prima la buona notizia: l’industria automobilistica non è morta, ma solo un po' datata. Attualmente è in corso un „restyling“. L'auto del futuro sarà priva di emissioni, con l'intelligenza artificiale che prima supporta il guidatore e poi permette una guida autonoma. Alla fine, l'auto diventerà un gigantesco fornitore di dati in rete che supporta un intero ecosistema di servizi.

La cattiva notizia è che le case automobilistiche beneficeranno solo in misura molto limitata delle nuove funzionalità dell'auto. La competenza digitale prenderà il posto della competenza produttiva e delle prestazioni ingegneristiche. Tuttavia, questo non si applicherà tra i brand automobilistici affermati, ma tra i fornitori di piattaforme digitali o le grandi società di software. La competenza digitale è piuttosto costosa da sviluppare e diventa redditizia solo grazie alle economie di scala, che la maggior parte dei produttori di automobili difficilmente riuscirà a raggiungere. Ogni anno, ad esempio, vengono prodotti circa 250 milioni di personal computer in senso lato. La produzione di autovetture, invece, ammonta a circa 83 milioni di unità. E' difficile immaginare che sia vantaggioso per ogni casa automobilistica sviluppare un proprio sistema operativo per i propri modelli. Non sorprende che Sony abbia ora presentato anche la propria e-car alla fiera della tecnologia CES di Las Vegas. L'azienda è probabilmente meno interessata all'auto in sé che all'elettronica e al software. Amazon sta attualmente lanciando un'iniziativa per integrare l'assistente Alexa nelle auto, che renderà disponibile anche l'e-commerce con tutte le sue sfaccettature. Questi esempi dimostrano chiaramente che il valore aggiunto della parte digitale nel settore dell'auto aumenterà costantemente. Quindi, per beneficiare di queste opportunità sarà  necessario affidarsi agli specialisti del digitale invece che ai produttori affermati. Lo stesso vale per l'industria delle forniture. Anche in questo caso, la digitalizzazione è il „plus“. Bosch ha già annunciato che doterà tutti i suoi prodotti di intelligenza artificiale entro il 2025. I maggiori beneficiari di questo trend saranno gli specialisti dei semiconduttori che si stanno concentrando sulla produzione di chip progettati specificamente per le automobili. Spesso si tratta di collegare il mondo analogico e quello digitale. Ad esempio, le auto a batteria richiedono un sistema elettronico molto complesso per la gestione dell'energia, a seguito della potenza di calcolo delle auto in rapido aumento da anni. L'immagine di uno smartphone su quattro ruote non è più così inverosimile.

Naturalmente il mercato azionario ha già espresso la sua propensione alle dinamiche di crescita nelle valutazioni delle società interessate. Mentre le aziende automobilistiche tradizionali mostrano un rapporto prezzo/utile a una sola cifra (rapporto P/E), gli specialisti digitali presentano un rapporto P/E di 30.

 

Klaus Kaldemorgen -  Handelsblatt, 10 gennaio 2020

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