lug 30, 2020 Obbligazioni

Obbligazioni societarie: il momento giusto potrebbe essere adesso

Gli investitori obbligazionari tradizionalmente tendono a gravitare intorno ai titoli governativi, ma le obbligazioni societarie con un rating creditizio solido offrono prospettive migliori.

  • La diffusione del COVID-19 ha scombussolato anche i mercati obbligazionari
  • Nel segmento dei titoli governativi, il potenziale di buoni rendimenti e diversificazione si è notevolmente ridotto a seguito dei recenti rialzi dei prezzi.
  • Può essere quindi un buon momento per aumentare la quota di obbligazioni societarie in portafoglio.
Tempo di lettura: 5 minuti

€ 1350 miliardi

è la cifra spesa dalla BCE per stabilizzare il mercato obbligazionario durante l’emergenza COVID-19. [1]

Nel primo semestre del 2020 la pandemia di COVID-19 ha inciso pesantemente sui mercati dei capitali globali. I prezzi azionari hanno subito forti pressioni al ribasso, ma in poco tempo si sono velocemente ripresi. Stranamente, anche i titoli governativi hanno subito forti ripercussioni, mentre i prezzi e i rendimenti delle obbligazioni societarie hanno evidenziato in molti casi una forte volatilità.

Come hanno reagito le obbligazioni societarie dell’Eurozona nei primi sei mesi dell’anno? Quali fattori hanno influenzato i prezzi e i rendimenti? Che ruolo svolgono e che importanza rivestono in un portafoglio ampiamente diversificato? Vediamo in sintesi cos’è successo, nel primo semestre, in questo interessante segmento del mercato obbligazionario e quali sono le prospettive per il futuro.

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Che peso hanno le obbligazioni societarie investment grade in un portafoglio modello europeo bilanciato DWS?

Fonte: Multi Asset Group, DWS Investment GmbH, 19/06/2020

Fase 1: La quiete prima della tempesta

In un quadro di tassi estremamente bassi dei titoli governativi a seguito della politica monetaria accomodante della Banca Centrale Europea (BCE), all’inizio dell’anno molti investitori obbligazionari europei erano in cerca di investimenti che fornissero un buon ritorno. Oltre alla Banca Centrale, a creare questo scenario di prezzi elevati e bassi rendimenti hanno contribuito anche le prospettive di una moderata crescita economica, con tassi di default relativamente bassi, e l’acquisto di obbligazioni societarie da parte della BCE. Alcuni investitori interessati a performance superiori si sono quindi orientati verso segmenti con maggiori potenzialità, andando in cerca di obbligazioni di società con rating high yield.

Performance (periodi di 12 mesi)

15/06-16/06

16/06-17/06

17/06-18/06

18/06-19/06

19/06-20/06

iBoxx Euro Corporates

5,1%

0,5%

1,2%

4,4%

-0,4%

Dax

-11,6%

27,3%

-0,2%

0,8%

-0,7%

S&P 500

4,0%

17,9%

14,4%

10,4%

7,5%

I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
Fonti: Bloomberg Finance L.P., DWS Investment GmbH, 01/07/2020

Fase 2: Lo shock del COVID-19

La situazione è cambiata repentinamente con la rapida diffusione della malattia da COVID-19 in Europa, quando è apparso subito chiaro che la pandemia si stesse diffondendo velocemente in tutto il mondo e avrebbe avuto effetti devastanti sull’economia. Le previsioni di crescita per i singoli Paesi e regioni sono state immediatamente riviste, e così le stime sugli utili delle società, due indicatori chiave per le valutazioni sui mercati azionari e obbligazionari.

In questo clima di maggiore incertezza sono diminuiti non solo i prezzi delle azioni, ma anche quelli delle obbligazioni societarie, mentre i rendimenti sono saliti a causa del rischio più elevato di default. Le forti oscillazioni hanno temporaneamente ridotto la liquidità sul mercato e in alcuni casi è stato quasi impossibile trovare compratori per i titoli obbligazionari. Penalizzate, in particolare, le obbligazioni emesse da società di settori ciclici, il cui andamento è strettamente collegato all’economia in generale. Nel complesso, gli spread tra le obbligazioni corporate e i titoli governativi meno rischiosi sono notevolmente aumentati. Dei 15 giorni in cui si sono registrati i maggiori incrementi degli spread, cinque sono stati a marzo 2020.

Fase 3: L’intervento di governi e banche centrali

Ma poi sono arrivati gli aiuti, non solo con i piani di stimolo economico messi a punto gradualmente dai vari governi e dalla Commissione europea, ma anche attraverso il Programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP) annunciato dalla BCE il 18 marzo, con lo stanziamento di 750 miliardi di euro per l’acquisto di obbligazioni. La Federal Reserve statunitense ha intrapreso azioni analoghe, fornendo ai mercati obbligazionari globali la liquidità fortemente richiesta e creando le condizioni per una svolta nel secondo trimestre.

Performance (periodi di 12 mesi)

15/06-16/06

16/06-17/06

17/06-18/06

18/06-19/06

19/06-20/06

iBoxx Euro Corporates

5,1%

0,5%

1,2%

4,4%

-0,4%

Titoli di stato tedeschi a 5 anni

3,4%

-1,2%

1,2%

2,1%

-0,5%

I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. I profili di rischio delle asset class confrontate sono diversi tra loro.
Al 30 giugno 2020: Refinitiv Eikon, in valuta locale

Fase 4: Toni positivi a metà anno

Ad aprile 2020 le società dell’Eurozona hanno emesso un volume record di obbligazioni, pari a un valore complessivo di 66 miliardi di euro, per rafforzare la propria liquidità. D’altro canto, l’affidabilità creditizia di molte aziende ha sofferto a tal punto che l’agenzia di rating S&P, a causa della pandemia, ha ridotto le valutazioni di oltre 1800 società a livello mondiale. Anche se i declassamenti hanno colpito soprattutto le società statunitensi, a metà giugno anche il volume complessivo delle obbligazioni investment grade in circolazione denominate in euro risultava diminuito del tre percento circa.

Tuttavia, verso la fine del secondo trimestre le obbligazioni corporate hanno continuato a guadagnare. La visione ottimistica di poter superare il lockdown per il COVID-19 con minori difficoltà rispetto a quanto originariamente previsto si è diffusa dapprima sui mercati azionari e successivamente anche su quelli obbligazionari, dove la BCE ha fornito ulteriori stimoli ampliando il piano di acquisto di obbligazioni PEPP di altri 600 miliardi di euro a inizio giugno, per un totale complessivo di 1.350 miliardi di euro. L’indice iBoxx Euro Corporates, che rappresenta il mercato delle obbligazioni societarie investment grade denominate in euro, il 30 giugno registrava una performance negativa di soli 0.5 punti percentuali per il primo semestre del 2020, un risultato davvero auspicabile dopo sei mesi destabilizzanti.

Prospettive per le obbligazioni corporate

Quali prospettive offrono le obbligazioni societarie denominate in euro? Tutto dipenderà dall’evoluzione della pandemia. Al momento, gli analisti si aspettano che l’economia dell’Eurozona ricominci a crescere già nel terzo trimestre, pertanto aumentano le speranze che il rischio di default societari rimanga quantomeno stabile. Fondamentale anche il ruolo della Banca centrale europea, che ha annunciato l’intenzione di confermare la propria politica monetaria accomodante. I rendimenti governativi dell’Eurozona dovrebbero quindi rimanere bassi, rendendo interessanti le obbligazioni societarie come alternativa a più alto rendimento.

Un quadro ancora incerto

Permangono tuttavia alcuni rischi. Una recrudescenza del COVID-19, in particolare, avrebbe un effetto deleterio sulle obbligazioni corporate, causando l’aumento dei rendimenti e quindi il calo dei prezzi. Inoltre non è stato ancora trovato un accordo sul fondo per la ricostruzione europea, né sui termini della Brexit. Un fattore decisivo, che sembra alimentare le speranze degli investitori, riguarda le misure attuate dalla BCE e da altre banche centrali per sostenere il mercato: a inizio Luglio gli investimenti in obbligazioni societarie con rating più elevati hanno quasi già raggiunto l’intero livello dell’anno scorso, e senza dubbio per buoni motivi. Gli sviluppi degli ultimi mesi hanno dimostrato che sebbene i tassi delle obbligazioni corporate abbiano sperimentato maggiori oscillazioni rispetto ai titoli governativi, a fronte di questo rischio più elevato gli investitori sono stati ricompensati da rendimenti superiori.

Scegliere i titoli giusti e avere il giusto timing sono due abilità che richiedono un elevato livello di conoscenze e di esperienza. Tutti ottimi motivi per affidare l’attività di analisi e le decisioni di investimento concrete a un gestore professionale attivo, specializzato in questa asset class. Anche se le prospettive sono favorevoli, non bisogna infatti dimenticare che le obbligazioni societarie sono esposte a rischi che vanno dalla diminuzione del prezzo alla perdita totale, qualora il debitore non sia più in grado di rimborsare il debito, e questo vale anche per i titoli con un buon rating creditizio.

1. Fonte: Deutsche Bundesbank, https://www.bundesbank.de/en/tasks/monetary-policy/outright-transactions/pandemic-emergency-purchase-programme-pepp--831136, giugno 2020

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