mar 19, 2021 Azionari

Tecnologie future: parte II - Il recupero dei settori penalizzati dalla pandemia

Nel 2020 non vi è stata una grande domanda di titoli delle aziende industriali tradizionali. Quest’anno però il quadro potrebbe cambiare, con un’economia in ripresa e maggiori investimenti nelle tecnologie future.

  • L’economia deve recuperare molto in aree come l’efficienza energetica, l’automazione e le applicazioni industriali.
  • Le aziende industriali di questi settori, che i mercati azionari hanno trascurato per gli effetti di Covid-19, potrebbero ora beneficiare di una spinta tecnologica nell’economia.
  • Una robusta crescita economica nei prossimi anni dovrebbe dare al settore industriale ciclico un’ulteriore spinta.
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Immaginiamo di essere nel 2030, nel pieno della Quarta Rivoluzione Industriale. Sistemi e processi di produzione intelligenti e collegati in reti digitali si stanno diffondendo in tutto il mondo e hanno profondamente modificato la manifattura. Cloud computing, analytics, robotica e IoT (Internet delle cose) assicurano la possibilità per le macchine di reagire in modo più rapido e più flessibile al mutare dei fabbisogni. La maggiore meccanizzazione fa sparire le vecchie industrie e apre la strada a nuovi modelli di business.

Mettere in rete uomo e macchina

Il termine Industria 4.0 descrive una visione in cui persone, macchine e processi produttivi sono collegati in rete in modo più stretto. Ironicamente, la pandemia di Covid-19 ha aiutato la diffusione di questo sviluppo, obbligando molte imprese ad adattare i propri modelli di business alle nuove circostanze. Questa soluzione interessa anche il settore industriale, chiamato a ridurre l’impatto ambientale dei nostri stili di vita.

Le tecnologie smart apportano un contributo essenziale per ridurre l’inquinamento ambientale.

"Se vogliamo raggiungere questo obiettivo, dobbiamo investire nelle energie rinnovabili e nelle tecnologie per le costruzioni efficienti,” afferma Marcus Poppe, che gestisce il fondo DWS Invest Smart Industrial Technologies, specializzato in società che operano nei settori industriali in crescita. Oltre all’automazione, digitalizzazione ed efficienza energetica, questi settori comprendono anche e-commerce e infrastrutture. “La nostra attenzione è rivolta alle imprese che presentano modelli di business interessanti e che possono realizzare una crescita ciclica, in aggiunta alla crescita strutturale," afferma Poppe.

Le aziende industriali stanno riguadagnando terreno

Nel corso del 2020, caratterizzato dal coronavirus, molti titoli ciclici sono stati trascurati dai mercati azionari. Questa situazione è cambiata solamente verso la fine dell’anno, quando i risultati positivi ottenuti nello sviluppo di vaccini hanno alimentato le speranze di un’uscita dalla pandemia.

È molto probabile che la rincorsa continuerà anche nel prossimo futuro," afferma Poppe. Questo perché rispetto al recente passato il contesto generale sembra più favorevole per le aziende industriali cicliche.

E’ infatti probabile che l’economia globale torni a crescere, dopo la pesante battuta d’arresto. I tassi di interesse sono bassi, e gli Stati Uniti e l’Europa hanno lanciato dei programmi di spesa da svariati miliardi.

"Gli investimenti delle imprese sono stati moderati nell’ultimo decennio e oggi vi è quindi una reale necessità di recuperare," afferma Poppe.

Il boom atteso degli investimenti e la crescente diffusione delle tecnologie digitali potrebbero aprire la strada a una nuova era di progresso. Tra le aree di interesse vi sono l’ulteriore evoluzione dell’automazione industriale per mezzo della robotica, una stretta interazione tra uomo e macchina e una valutazione in tempo reale dei dati di mercato e di produzione. Ad alimentare ulteriormente la trasformazione contribuiscono i cosiddetti “green deal”* pensati per indirizzare l’economia verso una direzione più sostenibile.

"Le misure adottate per migliorare l’efficienza energetica nel settore delle costruzioni, che rappresenta una quota significativa delle emissioni di gas serra, hanno grandi potenzialità" spiega Poppe. E poiché i ricavi ricorrenti derivanti dagli investimenti in manutenzione e sostituzione rappresentano oltre la metà di questo business, un investimento in quest’area tende ad avere un effetto stabilizzante sulle performance del fondo.

* I Green Deal sono un insieme di iniziative politiche proposte con l'obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.

I programmi di spesa da miliardi di dollari messi in campo dalla UE e dagli USA per far fronte alle conseguenze della pandemia dovrebbero dare un’importante spinta all’economia,

Eliminare i colli di bottiglia nel settore dei trasporti

Il semaforo è verde anche per gli investimenti nelle classiche infrastrutture stradali, ferroviarie, aeree e navali, anche perché la pandemia di coronavirus ha fatto schizzare le vendite via Internet.

"Le persone fanno acquisti in tutto il mondo da casa propria," afferma Poppe. Questo ha fatto crescere in modo significativo la domanda di trasporto di container dalla Cina e quindi le tariffe di trasporto.

Poppe non condivide i timori che la globalizzazione abbia superato l’apice e che potrebbe quindi oggi essere in involuzione: "Non sono certo venuti meno i benefici derivanti da una divisione del lavoro a livello mondiale,” afferma.

In questo momento, Poppe è soddisfatto dell’orientamento maggiormente ciclico del fondo DWS Invest Smart Industrial Technologies: "Se nei prossimi due anni la crescita economica sarà robusta, come ci attendiamo sulla base del contesto generale, il settore industriale dovrebbe realizzare buoni tassi di crescita," afferma.

I perdenti di ieri potrebbero diventare i vincitori di domani.

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