lug 13, 2020 Chart of the week

Tempi difficili e grandi speranze

Le stime di consenso sulla crescita degli utili e dell’economia hanno subito un crollo dall’inizio dell’anno, anche se a vedere le attuali quotazioni azionarie non si direbbe.

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Com’è ben noto, in Borsa le aspettative regnano sovrane: per quanto grama possa essere la situazione, ciò che conta è il futuro. Ma le aspettative si basano in genere sui dati storici. Qual è il problema per i partecipanti al mercato, sulla scia della crisi causata dal Covid-19? La questione è capire fino a che punto gli attuali livelli di fatturato, utili e cash flow delle imprese rappresentino un evento eccezionale, anziché un’indicazione per i prossimi trimestri. Per tutto il primo semestre 2020, gli utili hanno fortemente risentito delle violente oscillazioni di molte serie di dati macroeconomici, con forma sostanzialmente a ‘V’. Per questo crediamo che il secondo semestre sarà ancora più determinante per le previsioni relative al 2021.

Il nostro “Grafico della settimana” illustra il divario tra stime e andamento del mercato, in base al confronto tra le variazioni dei prezzi azionari da inizio anno e lo sviluppo dei fondamentali, contrapponendo in particolare i movimenti del mercato alle variazioni nelle previsioni di crescita economica per il 2020 e alle stime sugli utili per il 2020 e 2021. Alcune differenze regionali sono piuttosto comprensibili: la Cina ha combattuto la pandemia in modo rigoroso e la flessione di cinque punti percentuali dell’economia appare relativamente contenuta. Rispetto agli standard globali, in Cina anche la diminuzione degli utili aziendali potrebbe risultare relativamente moderata nel 2020 e 2021. Come indica il grafico, questa situazione è stata premiata da un notevole balzo del 12,6% delle quotazioni azionarie cinesi dall’inizio dell’anno.

All’estremo opposto, l’America Latina è stata colpita con particolare violenza non solo dalla pandemia, ma anche dal calo dei prezzi delle materie prime e dalla forza del dollaro. Ecco perché le sue stime di utili per il 2020 sono state tagliate di quasi due terzi quest’anno. Gli analisti ritengono inoltre che le società statunitensi dovrebbero guadagnare il 30% in meno rispetto alle precedenti attese. L’economia americana sembra dirigersi verso un calo dell’8% su base annua della produzione economica, anche se in Borsa l’S&P 500 è quasi tornato ai livelli di inizio anno. Anche i dati globali rispecchiano sostanzialmente questo andamento: mercati azionari molto generosi a fronte di stime misere per gli utili e la crescita economica.

È comprensibile che gli investitori sembrino garbatamente ignorare l’anno in corso per guardare avanti al 2021. Ma anche se le stime di consenso per il 2021, che prevedono un balzo degli utili del 30% rispetto al 2020, si riveleranno corrette, le stime di utili (globali) per il 2021 sono comunque diminuite di quasi un quinto in confronto con quelle di inizio anno. Per contro, gli investitori sembrano disposti a pagare valutazioni nettamente più elevate [1] per gli utili del 2021 rispetto all’inizio dell’anno. E questo nonostante il fatto che l’affidabilità delle previsioni non sia di certo migliorata. Molto dipenderà dalla prossima stagione degli utili.

STIME SUGLI UTILI E PREZZI DEI TITOLI AZIONARI

Fonte: Bloomberg Finance L.P., DWS Investment GmbH dati al 30/06/20
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Le previsioni si basano su ipotesi, stime, opinioni e modelli ipotetici che possono rivelarsi errati.

1. Misurato in base al rapporto prezzo/utile

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