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Avviare un'attività in proprio non è mai facile. E non è nemmeno così comune farlo durante i periodi di difficoltà economica.
Poco più di dieci anni fa, durante la grande recessione e il crollo di Lehman Brothers, diverse attività e aziende hanno registrato un forte declino. Per contro, un recente e interessante documento di lavoro del National Bureau of Economic Research (NBER) suggerisce che negli Stati Uniti si è verificata un'impennata delle start-up da quando l'epidemia di Covid-19 ha lasciato il segno sull'economia mondiale.[1]
Come evidenziato dal nostro Grafico della Settimana, il numero dei lavoratori autonomi, sia delle società registrate che di quelle non registrate, sta aumentando di anno in anno. Il numero di imprese di recente costituzione ha ampiamente compensato quelle che solitamente chiudono durante la recessione. Le ragioni di come pandemie di questo tipo, che accadono una volta ogni secolo, possa avere stimolato lo spirito imprenditoriale resta un mistero anche perché non ci sono molte testimonianze di un andamento simile in altri Paesi.[2]
Fonti: Bureau of Labor Statistics, Haver Analytics, DWS Investment GmbH aggiornato al 28/07/2021
Tenere traccia delle aziende che chiudono è molto più complicato perché le mancate risposte ai sondaggi sono intrinsecamente superiori per le società in fase di liquidazione.
In parte, potrebbe trattarsi di una questione di disponibilità di dati. Negli Stati Uniti, la presentazione della domanda per le registrazioni fiscali delle società avviene principalmente in via automatizzata su moduli online, così i ritardi subiti dalle agenzie amministrative non sembrano aver avuto grandi conseguenze nella fase di tracciamento. Il governo statunitense pubblica i dati sulle aziende di nuova costituzione con una certa frequenza, offrendo terreno fertile ai ricercatori economici.[3] Tenere traccia delle aziende che chiudono è molto più complicato perché le mancate risposte ai sondaggi sono intrinsecamente superiori per le società in fase di liquidazione.
Tutto sommato, il documento del NBER ha evidenziato che le richieste di nuove imprese dall'inizio della pandemia sono state insolitamente numerose. Ci sono anche segnali importanti sul fatto che le attività nate durante l'epidemia di Covid potrebbero includere diverse start-up che favoriscono la creazione di posti di lavoro, la crescita dell'innovazione e della produttività negli anni a venire (a differenza, diciamo, degli autisti indipendenti che offrono servizi di ride-hailing[4]). "Solo il tempo ci dirà se sarà così, naturalmente", avverte Christian Scherrmann, economista statunitense di DWS. "Ma di certo è un fenomeno da tenere d'occhio".