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- I consumatori rimangono ottimisti, per ora
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Benvenuto consumatore! Dobbiamo ringraziare principalmente le famiglie se il rallentamento economico causato dai conflitti commerciali globali e una debolezza nel settore manifatturiero non ci hanno ancora spinto verso una recessione più ampia. I consumatori si sono dimostrati notevolmente resilienti di fronte a una serie di cattive notizie, in particolare sul commercio globale. Come dimostra il nostro Grafico della Settimana, i sondaggi sulla fiducia dei consumatori continuano a rilevare un “sentiment” ottimista, che dovrebbe tradursi in una domanda dei consumatori ininterrotta e solida. Al contrario, l'umore tra Manager sembra essere molto più pessimista. In un sondaggio analogo, i CEO giudicano la situazione attuale grave quanto lo scenario del 2011, e prima ancora quanto la grande crisi finanziaria.
Uno sguardo all'esperienza passata pone due osservazioni: da un lato, le sale dei Consigli d’Amministrazione tendono ad essere più veloci nel riconoscere l'inizio delle recessioni rispetto alla grande maggioranza delle famiglie. D'altra parte, gli sbalzi d'umore tra i Manager sembrano essere più pronunciati e più frequenti. Nell'ultimo decennio, ad esempio, lo spirito ai vertici aziendali era già più volte emerso come “sotto stress”, per poi rasserenarsi di nuovo.
Il che ci riporta alla situazione attuale. Naturalmente, il buon umore persistente tra i consumatori ispira fiducia. Tuttavia, il calo del sentiment tra i leader aziendali è fonte di preoccupazione. Riteniamo che rifletta il livello persistentemente elevato di incertezza politica, sia per quanto riguarda la Brexit sia per la disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina. Ciò non ha solo un impatto sul sentiment, ma anche sul comportamento degli investitori. Riteniamo che spetterà ai politici garantire una svolta duratura in meglio, ad esempio determinando un significativo allentamento del conflitto commerciale globale.