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- Forte incremento della domanda di risorse naturali
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Le risorse naturali svolgono un ruolo cruciale nell'economia globale. Secondo le stime delle Nazioni Unite, il consumo di risorse naturali da parte dell'uomo dovrebbe raggiungere l'incredibile cifra di 140 miliardi di tonnellate all'anno entro il 2050 [1]. Queste risorse includono minerali, combustibili fossili e biomasse. Le risorse naturali, note anche come riserve naturali, sono beni biologici, minerali o estetici forniti dalla natura senza l'intervento umano. Servono a vari scopi, sia economici che immateriali. Ne sono un esempio le foreste, le acque superficiali e sotterranee, i terreni fertili e le risorse energetiche come il petrolio, il gas naturale e l'energia geotermica contenuta negli strati rocciosi [2].
Le risorse naturali sono essenziali per il nostro consumo di beni, sia attraverso l'uso diretto che nel processo di produzione e consegna. Spesso sono soggette a una domanda ciclica e a un'occasionale scarsità, determinata dalla crescita della popolazione e dal corrispondente aumento dei consumi. Data la pressione sulle riserve di risorse limitate, cerchiamo costantemente soluzioni per evitare la carenza di materiali. Ciò può avvenire attraverso la ricerca di prodotti sostitutivi, l'esplorazione di nuovi giacimenti, il riciclaggio dei materiali o lo sviluppo di tecnologie più efficienti. L'interazione dinamica tra domanda e offerta crea un ambiente difficile per le aziende di materie prime globali.
L'estrazione globale di materiali sta crescendo rapidamente
Fonte: Global Material Flows Database | Resource Panel , DWS Investment GmbH dati al 11/06/24
Una caratteristica delle materie prime e delle aziende ad esse collegate è la loro diversità. Esistono differenze sia tra le varie categorie di materie prime che all’interno della stessa categoria. Mentre alcune materie prime, come i metalli industriali, sono molto reattive alle fluttuazioni della domanda globale - come mostrano i dati di Bloomberg - altre, come l'energia, sono meno elastiche. I metalli preziosi come l'oro, invece, sono sensibili a fattori quali i tassi di interesse e l'inflazione[3].
Anche la geopolitica svolge un ruolo significativo nella determinazione dei prezzi e può portare alla volatilità dei prezzi, sia delle materie prime che dei titoli azionari delle società produttrici di materie prime. I premi di rischio legati ai conflitti globali e alle interruzioni delle catene di approvvigionamento influenzano la domanda di hedging (copertura) dei prezzi delle materie prime e la valutazione delle società. Ne sono un esempio la crisi del COVID-19, i conflitti in corso in Medio Oriente o la guerra in Ucraina. Questi rischi sostanziali devono essere considerati con attenzione.
A livello globale, la domanda di materiali è aumentata costantemente negli ultimi cinque decenni e mezzo. L'estrazione annuale di materie prime a livello mondiale è passata da circa 31 miliardi di tonnellate nel 1970 a quasi 107 miliardi di tonnellate oggi [4]. L'insaziabile sete di risorse della società moderna rappresenta una sfida globale in costante crescita.