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- È il momento dell'India?
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Il sanscrito classico, l'antica lingua del subcontinente indiano è celebre perché si presta a molteplici interpretazioni e ambiguità. Questo permette di creare capolavori letterari come il Rāghavapāṇḍavīya, un poema epico che racconta contemporaneamente della ricerca di una dea rapita da parte di un dio o di avventure belliche come il furto di bestiame dietro le linee nemiche, a seconda di come viene interpretato ogni verso.[1] Ultimamente, gli investitori si sono chiesti se avessero avuto una corretta lettura dei titoli azionari indiani.
Il nostro Grafico della Settimana risponde a questa domanda. Mostra la performance relativa delle “small cap” rispetto alle “blue chip” [2] in diverse aree geografiche. Mentre la popolarità della Cina è scesa dal 2021, l'India è diventata una delle mete preferite dagli investitori. In modo singolare le “small cap” indiane si sono distinte per la loro interessante performance rispetto ai peers più grandi nel loro mercato nazionale. Per vedere tutto in prospettiva, è utile un po' di background sia sul Paese che sulle Small Cap in generale.[3]
Recente performance del mercato delle small cap Indiane rispetto alle large cap rispetto ad altre regioni
*small cap index/large cap index
Fonte: Bloomberg Finance L.P., DWS Investment GmbH as of 15/3/24
Partiamo dalle prospettive dell'economia e dei mercati indiani nel loro complesso. Con un reddito pro capite che è ancora solo un quinto di quello cinese, l'India ha un ampio potenziale di recupero, in qualche modo indipendente dalle condizioni economiche globali. "Il crescente scetticismo dell'Occidente nel fare affidamento esclusivamente sulla Cina per alcuni prodotti sta aumentando l'attrattiva dell'India come destinazione per gli investimenti diretti esteri", sostiene Elke Speidel-Walz, Chief Economist Emerging Markets di DWS. Le aziende tecnologiche indiane, leader a livello mondiale, sono già fornitori di servizi tecnologici ben integrati per molte multinazionali. Queste aziende sembrano inoltre ben posizionate per trarre vantaggio dall'intelligenza artificiale (AI), un altro trend attuale.[4]
Tuttavia, è proprio in queste fasi di entusiasmo che gli investitori orientati al medio-lungo termine dovrebbero porsi delle domande. Come in altri mercati, le small cap - e i veicoli d'investimento che vi si rivolgono - possono essere rischiose non solo per la minore liquidità dei titoli sottostanti, ma anche per il minor controllo da parte delle autorità o degli investitori e per le preoccupazioni in materia di corporate governance. La recente debolezza dei titoli a piccola e media capitalizzazione sembra essere stata innescata dall'autorità di regolamentazione dei titoli in India, preoccupata per lo slancio speculativo e gli accordi di commissioni tra i fondi comuni di investimento a piccola e media capitalizzazione in rapida crescita.[5]
Come sempre, ci sono diversi modi di vedere la questione. In un contesto di mercato più favorevole, le stesse manovre normative avrebbero potuto essere viste come un altro segnale di miglioramento della governance aziendale nel mondo indiano, caratterizzato da aziende per lo più a conduzione familiare.[6] Allo stesso modo, soprattutto per un Paese così eterogeneo come l'India, una proficua competizione politica è essenziale per fornire i controlli e gli equilibri necessari a una democrazia funzionante. Prevediamo che Narendra Modi vincerà un altro mandato nelle elezioni parlamentari che si terranno tra aprile e maggio, ma riteniamo che l'attrattiva a lungo termine dell'India dovrebbe rimanere intatta in un'ampia gamma di risultati politicamente plausibili.
In una prospettiva a lungo termine, il recente aumento della spesa pubblica dovrebbe aiutare l'India a sfruttare meglio i suoi grandi vantaggi demografici, in particolare la presenza di una forza lavoro giovane e il calo dei tassi di natalità.