giu 22, 2020 Chart of the week

È ancora presto per prevedere la forma di questa ripresa

Gli ultimi dati relativi alle vendite al dettaglio e alla produzione industriale rivelano un quadro incerto per le prospettive economiche degli Stati Uniti.

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La recessione da Covid-19 appare insolita sotto molti aspetti. Di sicuro, non sappiamo ancora come finiremo per chiamarla. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) la definisce la recessione del “Grande Lockdown”, un nome senz’altro appropriato visto il crollo generalizzato dell’attività economica fin dall’inizio dell’emergenza. Nelle precedenti recessioni, i primi a risentirne erano stati solitamente il settore edilizio e il comparto industriale, prima ancora che il problema iniziasse a diffondersi. Questa volta, invece, la crisi ha colpito soprattutto le attività basate sull’interazione personale, in particolare i servizi.

Cosa può succedere adesso? Per cercare di rispondere a questa domanda cruciale, sono già state scomodate varie lettere dell’alfabeto. I mercati sperano in una ripresa a forma di “V”, ovvero un drastico crollo seguito da un movimento al rialzo altrettanto forte. Ma ci sono scenari alternativi e più temibili. Sono quelli identificati con le lettere “U” (ovvero un periodo di stagnazione più lungo prima che la situazione migliori), “W” (due recessioni, una dietro l’altra) e “L” (una forte recessione seguita da una stabilizzazione su bassi livelli).

Dal continuo aggiornamento dei dati economici sembra emergere un quadro ancora piuttosto incerto per le prospettive dell’economia statunitense. Come mostra il nostro “Grafico della settimana”, l’andamento delle vendite al dettaglio USA nel mese di maggio assomiglia molto a una “V”, ma secondo Christian Schermann, economista americano di DWS, questo dipende in parte dai massicci piani di aiuti, per esempio l’assegno da 1200 dollari versato alle famiglie americane. Questi interventi hanno rafforzato il potere d’acquisto, ma forse solo temporaneamente. La produzione industriale, invece, già scesa drasticamente a marzo per poi precipitare ad aprile, in maggio si è solo stabilizzata. I mercati avevano sperato in una dinamica un po’ più pronunciata. Per dirlo con una lettera, in modo forse un po’ più accattivante, la produzione industriale punta nel migliore dei casi verso una ripresa a “U”, ma è troppo presto per escludere una forma a “L”.

Il nostro scenario principale continua a prevedere una ripresa dell’attività a seguito del progressivo allentamento delle misure di lockdown, tuttavia il rimbalzo potrebbe perdere rapidamente slancio. A causa del rischio di nuove ondate di Covid-19, le misure di contenimento rimarranno probabilmente valide ancora a lungo, limitando la vita economica. Dobbiamo ancora trovare una semplice lettera in grado di descrivere adeguatamente questo quadro così complesso.

Fonte: U.S. Census Bureau, Board of Governors of the Federal Reserve System (US) al 17/6/20

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